NOTIZIARIO – 21 agosto 2015 – a cura di MsP – VENAFRO. Un Funerale resta sempre un momento di dolore per tutti ed ognuno onora i suoi defunti come meglio crede. Ogni popolo ha le sue tradizioni, ma quando si va troppo oltre guasta!. È successo a Roma dove le esequie-show per il funerale del 65 Vittorio Casamonica ha creato non poche polemiche tra i mass media e non solo. Ma chi sono i Casamonica? I Casamonica sono gitani ed hanno origini Abruzzesi dove già nel XV secolo si insediarono nella città di Pescara dove all’epoca praticavano il commercio di capi di bestiame. All’ inizio del XIX secolo si stabilirono nel centro cittadino Venafrano, dove il noto Vittorio Casamonica in questione vi abitò fino all’età di 19 anni. Negli anni ’70, la famiglia nomade si spostò a Roma e nel quartiere “Mandrione” da qui per i prossimi trent’anni diventerà l’omonimo “Clan Casamonica” per un certo numero di componenti. Alleati con la banda della Magliana, nonché della Ndrangheta e del Clan dei Casalesi…. Ma quello che incuriosisce ora è capire il significato del rito secondo i Gitani… Il funerale “Gitano” viene eseguito con corteo funebre del tutto nobile carrozza con cavalli , banda musicale e spoglio delle corone dei fiori. Infatti un’antica tradizione storica e culturale di “Etnia gitana” vuole che, solo chi nel passato è stato “Nobile d’animo” può accedere alla “Carrozza Funebre” trainata da cavalli neri anch’essi bardati in tenuta funeraria. L’ ultimo viaggio a mezzo carrozza, non vuole essere una provocazione, anzi il “Gentil Cavallo” da la piena certezza che, secondo la tradizione il “Nobilis Defuncti” non venga lasciato solo, durante la salita nel regno dei cieli. Inoltre i cavalli, tramite emozionanti “Passi ballati” avvertono che l’anima del defunto, ha varcato i cancelli del paradiso e solo, nel ultima fase mentre si celebra la cerimonia funebre, tramite un nitrire si ha la saldezza che l’anima, è’ stata accolta nelle mani di Nostro Signore!
